martedì 6 gennaio 2015

L'unione fa la forza: Legnaro che fa?


Utilizzo questo articolo apparso sul Mattino di Padova per far notare come le unioni di comuni riescano a intercettare i fondi regionali. Oggi è in corso il tentativo di unione del servizio di polizia municipale con Saonara e Ponte San Nicolò. Legnaro tuttavia è paese della Saccisica. Se guardassimo  un pochino più in là del nostro naso....

Piazze e arredi urbani
dalla Regione un regalo
da 30 milioni di euro
VENEZIA. La giunta regionale ha deciso di investire 347 mila euro negli Empori della Solidarietà, «spazi appositamente identificati dagli enti locali o da privati - afferma l’assessore regionale ai servizi sociali Davide Bendinelli (nella foto) - per coordinare e rendere più efficaci le tante azioni intraprese dai vari soggetti del territorio veneto con l'obiettivo di combattere la povertà e il disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari». Il provvedimento stabilisce di destinare: 130 mila euro al Banco Alimentare del Veneto di Verona; 60 mila euro alla Cooperativa Sociale Primavera di Mirano; 47 mila euro alla Caritas Diocesana di Verona; 45 mila euro all'Associazione San Vincenzo De Paoli di Treviso; 45 mila euro agli Amici della Solidarietà di Montebelluna; 20 mila euro vanno infine all'Associazione San Vincenzo di San Donà di Piave.VENEZIA Con due delibere di giunta regionale approvate il 30 dicembre scorso, la giunta ha approvato la distribuito quasi trenta milioni di euro alle Intese programmatica d’area e alle amministrazioni comunali del Veneto. Per fare cosa? Con la prima delibera per migliorare le piccole città del Veneto e il loro sistema di accessibilità, con la seconda per migliorare la vita alle persone più deboli, soprattutto ciechi e disabili con ridotta capacità motoria. Ad illustrare i contenuti delle due decisioni il vicegovernatore del Veneto, Marino Zorzato, abile a massimizzare il consenso attorno a una distribuzione capillare di contributi economici: «Si tratta di soldi veri, concessi alle Ipa e ai Comuni, per fare delle cose concrete – spiega Zorzato –: sono più di trenta milioni di euro che entrano nel sistema economico veneto, di cantieri che devono partire, con l’aggiudicazione definitiva, entro il 2015 ed essere rendicontati entro il 2017. Non è una legge marchetta ma un investimento preciso che facciamo attraverso i soldi che arrivano dal governo e dal Fondo per la coesione». Due le misure finanziate: la prima attinge dal Fondo per lo sviluppo e la Coesione 2007-2013 «Riqualificazione dei centri urbani e della loro capacità di servizio», la seconda da «Progetti integrati di area e di distretto turistici culturali e sostenibili». Nella prima sono stati premiati interventi legati all’arredo urbano, sistemazione delle pavimentazioni urbane, sistemazione di parcheggi funzionali all’accesso, riqualificazione di percorso ciclopedonali tra le aree di sosta e il centro urbano, realizzazione di aree verdi. Sono state quarantacinque le domande e 39 gli interventi ammessi, per un totale complessivo che sfiora di venti milioni di euro. Nella seconda, che distribuisce poco più di sei milioni di euro, sono stati considerati interventi di sviluppo locale soprattutto rivolti all’eliminazione degli ostacoli fisici che limitano la piena mobilità degli utenti e l’introduzione di segnalazioni per riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo soprattutto per i non vedenti, gli ipovedenti e gli audiolesi. Tra i progetti premiati quello per la tutela e valorizzazione dei centri urbani dell’Agro Centuriato, che verrà gestito dalla Federazione dei comuni del Camposampierese; il recupero del parco di villa Manfrin a Treviso; la riqualificazione delle piazze di Montebelluna dopo la chiusura del traffico veicolare; la sistemazione della pavimentazione del centro di Montagnana; la riqualicazione del centro di Piazzola sul Brenta; una pista ciclabile nel Comune di Cavarzere; nuovi percorsi urbani nell’Unione Montana Bellunese. Quanto agli investimenti per abbattere le barriere sono stati privilegiate le strutture culturali e turistiche venete: l’accessibilità di Casa Parise a Ponte di Piave, i musei del Bellunese, il Museo archeologico di Altino, la Filanda Romanin Jacur di Salzano, il Giro del Lago tra Alleghe e Rocca Pietore, la valorizzazione dell’antica strada Regia a Vodo di Cadore, la sistemazione di villa Caldogno, l’area esterna di Villa Onigo a Trevignano, gli accessi facilitati nel Comune di Stra dall’acqua al piano stradale, l’accessibilità dei siti museali dedicati alla ceramica di Nove, il progetto di Museo del vino in corso di realizzazione a Sant’Ambrogio di Valpolicella. La Federazione del Camposampierese ha visto accolto il progetto del Cammino di Sant’Antonio con particolare riferimento alle persone con ridotta mobilità e per questo ha ottenuto un finanziamento di quasi 400 mila euro. (d.f.)

Saluti Davide

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